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Come si fa il Fiore Sardo

Come si fa il Fiore Sardo


Il formaggio ha ottenuto la denominazione di origine protetta nel 1996, dopo essere già riconosciuto a Denominazione Tipica nel 1955 e d'Origine dal 1974.

Il disciplinare prevede latte intero, fresco e crudo proveniente da ovini di razza sarda.

Dopo la mungitura, il latte viene filtrato, versato e coagulato con l’aggiunta di caglio in pasta d’agnello o capretto, con temperature tra i 34 e i 36 gradi a seconda della stagione.

La rottura della cagliata avviene in circa tre minuti, per poi lasciare riposare e depositare la pasta nel fondo della caldaia per almeno cinque minuti.

La pasta viene quindi sistemata dentro lo stampo tronco conico fino all’ottenimento della forma, che viene rivoltata continuamente dopo la rifinitura per il completamento dello spurgo del siero.

C’è in seguito la fase di scottatura, che consiste nel favorire la formazione di una crosta più resistente tramite acqua calda.

Completato lo spurgo, la forma viene messa in salamoia e poi sottoposta a salatura dalle 36 alle 48 ore.

Nelle tre fasi di stagionatura viene infine asciugata, affumicata con legni locali e ulteriormente rivoltata con oliature della crosta a base di emulsioni di olio di oliva, aceto di vino e sale da cucina.

Ecco perché è così buono



 
 
 

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